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Sia lodato Gesù Cristo!

Questo è il sito ufficiale della Vergine dell’Eucaristia. Qui troverai la storia del meraviglioso messaggio di riparazione che la Madonna ha voluto comunicare apparendo a Manduria.

Nella cittadina della Puglia la Vergine Santissima si mostra con l’Eucaristia raggiante, sospesa al centro del suo petto; la mano sinistra è posta sotto come fosse una “patena”, in senso di riparazione e la mano destra, che si eleva verso l’alto con le tre dita benedicenti in segno trinitario, trattiene la corona del S. Rosario, indicandocela dolcemente.

La Vergine Santa si presenta a Manduria con i titoli di:

– Vergine dell’Eucaristia. Con questo titolo la Madonna conferma la sua Verginità, la sua totale consacrazione a Dio, ma manifesta anche la sua intima partecipazione all’offerta di Gesù, come Corredentrice, realtà tanto messa in discussione.

Si presenta anche come Madre della Chiesa (riconosciuta tale da Papa Paolo VI) portando l’Eucaristia al centro del suo Cuore Immacolato.

Proprio la posizione dell’Eucaristia ricorda il Cuore coronato di spine che la Madonna mostrò ai bambini in Fatima come voler svelare, a Manduria, il motivo del suo dolore, ossia la mancata riverenza e le offese al Figlio suo, in particolare nella Divina Eucaristia.

«…Ognuno è chiamato ad offrire la sua risposta per la diffusione del messaggio che ebbe la sua prima irradiazione da Fatima. Manduria continua ad offrire il rimedio che Maria vi ha annunciato: Lei è Vergine dell’Eucaristia perché come Corredentrice grande continua a riparare per tutti quelli che “avendo Dio tra loro, continuano a non riconoscerlo” a non amarlo, a non lodarlo, a non pregarlo! …» (San Giuseppe, notte tra il 24 ed il 25 dicembre 2000)

Un altro elemento significativo è caratterizzato dal fatto che Ella porta impresso, nella parte finale della veste bianca, lo stemma di San Giovanni Paolo II, mettendo in evidenza la sua predilezione per il Vicario di Cristo in terra, tutto unito e consacrato a Lei.

Alla morte di San Giovanni Paolo II molti hanno pensato che il messaggio fosse terminato ma la Madonna ha fatto comprendere che dal pontificato di San Giovanni Paolo II inizia l’Era della Consacrazione che terminerà con il Trionfo del Suo Cuore Immacolato, così come già promesso.

Infine, con lo stemma del Papa la Vergine dell’Eucaristia ci ricorda la fedeltà alla Chiesa nonostante le tenebre la oscurino. La Madonna non desidera che ci si separi dal Corpo Mistico di Cristo, ma che ci si affidi a Dio perché solo Lui è il Re della storia e le “porte degli inferi non prevarranno”. La figura della Vergine dell’Eucaristia rappresenta quindi le tre pietre miliari della Chiesa: l’Eucaristia, Maria e il Papa.

– Sorgente di Olio Santo della Perenne Unzione. La spiegazione di questo titolo ci viene direttamente dalle rivelazioni: «…la devozione alla mia Santissima Madre che la esalta come Sorgente dell’Olio Santo della Unzione Perenne è un gioiello che Le ho regalato e desidero sia diffusa a consolazione delle sue divine lacrime…» (Gesù, notte 17/18 gennaio 1998)

Maria SS. si mostra come una Sorgente di Olio, per fare del suo Cuore Immacolato e Verginale la fonte della nostra confermazione e ripresa nella fede. L’Unto è il suo Figlio Gesù e noi riscopriamo l’unzione di cristiani (oltre che tramite i Sacramenti) attraverso la mediazione mariana.

La Madonna ci rivela, attraverso la sua epifania, che desidera ungere con le sue lacrime “dell’olio dell’obbedienza, della fedeltà e della riparazione” l’umanità sofferente, completamente confusa da un tripudio di paganesimo, scandalo, divisione e morte.

«…Vi invito a invocare Colei che soccorre sotto il titolo di Vergine dell’Olio Santo della Perenne Unzione, allora avvertirete in voi il mio conforto, le mie benedizioni! …» (Gesù, 13 luglio 1999)

Capiamo dunque che nostra Madre, così amorosa e tutta conformata al Figlio suo che è anche suo Signore, ci invita a fare la scelta della consacrazione e, attraverso il suo olio, ci trasmette la forza di viverla con consapevolezza.

– Madre dell’Ulivo Benedetto Gesù. L’ulivo, dall’apologo di Abimèlec, era considerato un albero sacro consacrato ad usi soprannaturali: prestava il suo liquido per formare il balsamo santo destinato all’unzione dell’altare, dei sacerdoti e dei re, profondendosi con proprietà taumaturgiche nelle anime e sui corpi malati. Con questo significativo titolo nostra Madre si presenta per portarci verso l’Albero della Vita che è Gesù, il cui frutto è il prezioso olio che “tocca e guarisce”. Ella desidera farci raggiungere la comunione perfetta con Dio per Cristo, benedetto e pacifico Ulivo che, mediante il Corpo Mistico, ci fa crescere nella fede.

L’ulivo è simbolo di pace ma anche di rinascita: ricordiamo che, dopo il diluvio universale, la prima Alleanza con Dio fu sancita dalla colomba che ritornò a Noè sorvolando le acque con il ramoscello di ulivo in bocca.

«…Se ti ho inviato mia Madre con il titolo di Madre dell’Ulivo Benedetto, ciò è perché tu, Debora, possa ricevere il messaggio “dell’albero benedetto, simbolo di pace, principio di rinascita” che partirà da Maria!» (27 maggio 1999)

Con questi gloriosi titoli la Vergine Santissima ci indica una via ben precisa, tracciata già dai tempi di Fatima, una via che porterà alla rinascita dell’umanità.

«…Quando ti dissi che questa sarebbe stata la più grande, Io, pensando ai contenuti, ve la indicavo come la più profonda, come l’apparizione che avrebbe sanato nella mia Santa Chiesa la piaga dell’irriverenza verso l’Eucaristia!…» (24 maggio 1998)

«…Sono la vostra Sorgente di Olio Santo per i vostri incurabili mali, sono la Madre dell’Ulivo Benedetto per le vostre divisioni, sono la Vergine dell’Eucaristia per la salute della Chiesa … imparate a chiamarmi!”» (23 maggio 2005)

A Manduria, Gesù si rivela a Debora con i titoli di “Re della Rivelazione, mistico ed eucaristico Amore non amato”. Gesù, oltre ad essere la Parola che ci rigenera continuamente, si è fatto “Dono Eucaristico” per eccesso di amore, Pane di Vita, Chiave di eternità, troppo spesso meno riverito e più abbandonato nei tabernacoli delle chiese che sono nel mondo. Egli invita la sua confidente “ad innalzare ed esaltare la pietà eucaristica sul cuore del mondo…” (27 gennaio 1999)