La Celeste Verdura
La chiamata
La Celeste Verdura è il luogo ove la Vergine Santissima ha posto la sua dimora terrena toccandola con il suo piede.
I primi appuntamenti della giovane Debora con la dolce Signora si alternano tra la casa, la parrocchia e zone limitrofe, ove si celebra il culto alla Madonna, ma soltanto la notte del 30 aprile 1993 la ragazza comprende che Dio si è scelto un luogo ben distinto per parlarle e proseguire il divino ammaestramento.
La ragazza così racconta nel suo diario: mi sono addormentata nella pace ed ho sognato di trovarmi in un luogo aperto, in campagna. Vi erano molte pietre ed alberi di ulivo. Una luce veniva emanata da un albero particolare posto in mezzo a delle rocce: era molto caratteristico! Poi ho sentito una dolce e soave Voce che ha detto: “Trova questo luogo. Ti aspetto! La mia mano porterà miracoli qui. Corri!”. Non ho mai visto quel luogo, mi era totalmente sconosciuto. Come avrei fatto senza sapere nemmeno la località! Nei giorni seguenti iniziai la mia ricerca. Molte persone mi fecero vedere i loro terreni, ma nessuno corrispondeva al sogno. Poi un giorno la madre del ragazzo che lasciai per seguire il Signore, mi mostrò il suo campo e con gioia potei dire: “eccolo!” Si trovava alla periferia del mio paese ed era quello del sogno.
Il luogo appariva abbandonato, pieno di sterpaglie, ma un volontariato costante di giovani, uomini e donne, lo ha reso accogliente e dignitoso per le visite della bella Signora.
Questo luogo, segnato dalla mano di Dio con la frase “Terribilis est locus iste”, gode della presenza di Maria Santissima, “la “Santa” che ha trovato riposo dal tanto piangere e soffrire”, e che come Madre ed Avvocata, intercede per ogni suo figlio che viene.
“…Ho scelto questo luogo, perché fosse lontano dai voluttuosi piaceri del mondo e non troppo vicino alle distorsioni acustiche delle macchine di satana. Qui nella pace di questi ulivi, desidero farvi riscoprire il dono della fede, cantandovi le meraviglie del Signore, aprendovi i prodigi del suo Amore” (31 dicembre 1994)
Il 15 maggio del 1993 al termine del messaggio, la Signora dice a Debora: “Ti aspetto nel luogo che ti ho già indicato” e il 17 maggio la Vergine Santa appare per la prima volta nel Celeste Giardino e chiede che “venga edificata una cappella, in onore delle mie visite sulla terra”. Con il sacrificio e il duro lavoro di persone di buona volontà si realizzerà il desiderio espresso dalla Madre celeste.
La Celeste Verdura è chiamata da nostra Madre anche Getsemani santo perché nel silenzio di questo luogo le anime possono meditare facendo deserto interiore che favorisce il nutrimento della vita spirituale. La Madonna invita tutti a venire anche al di fuori della data del 23 di ogni mese (ove si svolge la giornata di preghiera e riparazione comunitaria) per godere a pieno delle promesse legate al luogo.
“…Figlia mia, desidero ancora esortarvi a venire qui, nel Getsemani santo, poiché nel deserto e nel silenzio dei miei ulivi facciate fiorire il deserto che è in voi. Ti ripeto che qui si troverà la sorgente della grazia…” (23 agosto 1998)
Le promesse
Il Celeste Giardino è anche oggetto di importanti promesse: “…baciate la terra per tre volte in riparazione delle bestemmie, per ogni volta che un’anima qui entrerà, si salverà per la potenza della mia promessa…” (23 marzo 1997)
Numerose sono le grazie di conversione avvenute, di guarigioni fisiche, testimonianze di pace interiore e luce sulle prove da affrontare. Molti testimoniano anche di come il tempo “sia senza tempo” quando si sosta nel silenzio della Celeste Verdura e di come, ritornando a casa, si avverta la pesantezza “della realtà quotidiana” ma con la pace viva nel cuore frutto dell’incontro con la Madre.
“Coraggio, io sono sempre presente nella Celeste Verdura. Venite ai miei piedi: prostratevi e vi darò il giusto consiglio…” (1° settembre 1994)
Negli anni si sono registrati numerosi fenomeni naturali come la rotazione ed il pulsare del sole che appare come un’ostia raggiante (documentati con fotografie) e segni nel cielo; tutte cose che hanno lasciato impresso, nei testimoni, un segno indelebile a conferma della presenza del Cielo nella terra benedetta.
Un percorso spirituale
Entrando alla Celeste Verdura un percorso spirituale può favorire l’anima a calarsi nel clima di preghiera e meditazione. (leggi qui)
“…Venite, venite ai piedi dell’albero d’ulivo, benedetto dal mio Cuore nel “Giardino santo” ove, per eccesso di amore, attraverso la mia serva ho perpetuato le ore della mia Passione redentiva! Venite, poiché il Cuore santo del Padre ivi ha posato le sue delizie e ha donato al mondo intero la Sposa tutta-bella, adornandola dei titoli che paleseranno la sua grande azione in vista dell’avvento glorioso del mio ritorno…Comprendi quale ineffabile grandezza è celata dietro la terra arida e amara della “sempiterna e Celeste Verdura”?” (Gesù, 16 luglio 1998)
“…La Puglia, terra da me amata, sarà visitata ancora da Michele e i suoi angeli posti da me per la battaglia finale e, quando tutto diventerà come fuoco ardente e voi non riuscirete a respirare, pensate a come avete ucciso i polmoni della fede, della speranza, della carità, sotto la diabolica peste dello statalismo. Ma io ho posto in Celeste Verdura un trono per essere consolato oltre il tempo e voi, anime mie, che ascoltate la voce del divino Maestro, siate prudenti ma fedeli, audaci ma miti…” (25 marzo 2004)
Il futuro della Celeste Verdura
La Celeste Verdura ancora oggi vive del prezioso volontariato delle anime che testimoniano, con il loro servizio, la propria devozione alla Vergine dell’Eucaristia. La Celeste Verdura è sempre aperta e la cappella è gestita dai volontari che garantiscono la loro presenza per gran parte della giornata. Con grande sacrificio e fatica, anche economica, essi si occupano costantemente della cura del giardino portando avanti i diversi lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria che il luogo richiede.
L’importanza che ha questo piccolo fazzoletto di terra la capiremo più avanti, quando particolari situazioni che vivremo ci faranno capire dove possiamo “rifugiarci”: nel Cuore Immacolato di nostra Madre. Dalle varie mariofanie, compresa quella di Manduria, comprendiamo come i luoghi di apparizioni, quelle vere, saranno luoghi “intoccabili” proprio grazie alla presenza costante di nostra Madre.
Dalla cartina topografica del terreno della Celeste Verdura emerge un dato importante: l’appezzamento di terra sembra avere la forma di una “scarpa” quasi a voler indicare quel “tallone” della Donna che schiaccerà la testa al serpente. Ciò sembra ricollegarsi alla posizione geografica di Manduria situata proprio nel calcagno dello stivale italiano e dal quale sarà “arco di pace tra i popoli del Mediterraneo”, tra l’oriente e l’occidente.
La Celeste Verdura è divenuta oasi di pace e di rigenerazione per non poche anime e chi ha a cuore il messaggio della Vergine dell’Eucaristia sente il desiderio di mantenerla viva nel tempo come eredità per le generazioni future.