Le Devozioni

A Manduria la Vergine dell’Eucaristia richiama le anime a vivere la devozione che racchiude il suo speciale messaggio.

La prima devozione è vivere l’Eucaristia

Questa rivelazione è molto precisa, ricca di contenuti sulla Presenza viva di Gesù nel SS. Sacramento, cuore della Chiesa Cattolica. Il dialogo che Gesù attua con la sua confidente è definito “Inno Eucaristico” alla sua Chiesa.

Ci viene ricordato il valore immenso della S. Messa, che non è solo un fraterno riunirsi nel ricordo dell’Ultima Cena, ma lo stesso Sacrificio della Croce che si rende presente sugli altari e che noi siamo invitati ad offrire al Padre, unendovi l’offerta dei nostri cuori e della nostra vita.

«Ecco l’atto solenne di tutta la Santa Messa, il più grande Sacrificio di riconciliazione! Chi di voi riuscirebbe a spiegare quale immenso prodigio sia questo? Essa, l’Eucaristia, è il Sole, il Cuore Santo, la Grazia. Essa è la mia testimonianza. Costituisce la fedeltà delle mie parole: “Sarò con voi per sempre”. Io sono in questa dimora, tutta di dolcezza e di amore impastata e formata dalla Carità Divina». (27.11.1995)

Gesù chiede con frequenza di tornare alla Tradizione, ricevendolo dalle mani del sacerdote, dopo una buona confessione, con la giusta riverenza: in bocca, almeno dopo una genuflessione e con le mani giunte.

Gesù spiega: «La preghiera più sublime che potete offrire è proprio l’atteggiamento di umiltà e di prostrazione ai piedi del mio Santo altare» (27.11.1995)

Maria SS. ribadisce: «Riscoprite i gesti esterni nella liturgia così che tutti gli uomini possano riconoscere Gesù realmente presente nell’Eucaristia». (23.1.1999).

Anche San Francesco il 4 ottobre 2005 esorta a non accostarsi alla Comunione senza l’anima purificata e a non ricevere il Corpo divino con le mani e aggiunge: «Voi, noi laici ci accosteremo a lui prostrati in gioia senza orgoglio e comprenderemo il grande valore di Colui che si abbassa sino a noi. Tutta la Chiesa piangerà di non aver dato a Cristo la visibile adorazione e il creato intero sarà nel lutto più profondo perché l’Amore è stato posto fuori».

Per questo la Vergine SS. si definisce Madre di Gesù Eucaristico Amore profanato e spiega l’importanza di questa apparizione.

«Quando ti dissi che questa sarebbe stata la più grande, io, pensando ai contenuti, ve la indicavo come la più profonda, come l’apparizione che avrebbe sanato nella mia Santa Chiesa la piaga dell’irriverenza verso l’Eucaristia! Il Signore, nel suo disegno di salvezza preparato per voi in questi ultimi tempi di purificazione, desiderava abbreviare la vostra tribolazione, donando all’uomo i mezzi per dimenticare gli orrori, ripristinare la vostra salute attraverso la grande riparazione eucaristica che avrebbe contrapposto la sua divina efficacia all’enorme e incalcolabile vuoto del no alla sua obbedienza» (24.5.1998)

La devozione alle lacrime sanguinose ed oleose di Maria SS.

La Madonna, che a Manduria ha manifestato il suo dolore ed il suo richiamo di Madre attraverso molteplici lacrimazioni di sangue e di olio, ha chiesto questa devozione particolare.

Maria piange lacrime di sangue perché il suo è un messaggio chiaro: ferire, uccidere, vivere nel peccato significa colpire Dio stesso nella sua immagine creata. Le sue lacrime oleose manifestano il desiderio di purificarci ma anche di consacrarci e restituirci la grande e triplice dignità perduta (regale, sacerdotale, profetica). La Santissima Vergine, con gli occhi colmi d’amore, brama di essere corrisposta.

«Dagli occhi di mia Madre mostrerò il mio dolore e lo farò con il linguaggio del sangue, perché sangue significa vita, dare vita, soffrire nella più profonda vitalità del cuore, perché sangue, se innocente, significa purificazione e Patto d’Alleanza con Dio.» (Gesù, 19.6.1995)

Maria SS. testimonia nel suo silenzioso pianto che il Pane della vita eterna non è più ricercato ed in “Esso” gli uomini non trovano più pace, guarigione e benedizione.

«Attraverso il mio olio, desidero farvi avvertire la necessità di ricominciare con Gesù Eucaristico Amore una nuova vita! Fiumi di benedizioni vengono riversati su quelle creature che obbediscono al mio richiamo di Madre trafitta!» (18.1.2000)

La stessa Signora di ogni apparizione autentica e credibile è scesa per richiamarci con la stella delle devozioni perché le sue lacrime sono riparatrici per eccellenza e, come tali, strumento più veloce per avanzare verso Gesù e chiedergli grazia.

A Manduria la Madonna annette alla devozione alle sue lacrime un’importante promessa:

«La mia devozione alle lacrime salverà il mondo. Esse costituiscono l’ultima speranza! …È la devozione che salverà l’Italia dal grande decadimento spirituale! Oggi nel mondo non si dà più importanza all’Eucaristia ed al culto di Essa, ma io vi dico: l’Eucaristia e le mie lacrime salveranno il mondo da una grande catastrofe» (5.6.1997)

Il Rosario delle lacrime si recita con una corona di 7 grani per 7 poste. Per il testo del Rosario delle lacrime clicca qui.

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La devozione a Maria per mezzo dell’unzione con l’olio benedetto, effuso dalla sua statua

A Manduria la Madonna ha donato l’olio tramite le lacrimazioni ed effusioni dalla sua statua e ne ha spiegato il significato:

«Tale olio che io, Regina dell’universale pace ho effuso, è stato un luminoso dono di mio Figlio… Olio: balsamo ed unzione ed il suo significato è lenire e riparare» (24.5.1995)

Con il richiamo dell’olio, la Madonna vuole ricordarci che siamo di Dio, siamo figli della Luce in quanto battezzati, siamo discepoli del Cristo (che vuol dire Unto, Consacrato) e ci invita a riscoprire la nostra missione profetica, regale e sacerdotale.

Attraverso l’unzione con l’olio benedetto, che si compie con cinque segni di croce (sulla fronte, sulla bocca, sul petto ossia alla radice del collo e sulle palme delle mani) invochiamo la guarigione del corpo e il conforto nello spirito segnati nell’anima, ricevendo un “sigillo” di appartenenza a Dio tramite la Vergine Santa.

«Io desidero personalmente ora benedire l’olio come segno di unzione perenne della vostra fede. Figlioli, vi dono quest’olio: voi lo porterete ai malati di cuore, sì, quei figli che non hanno grazia di Dio dentro. Figlioli, figlioli miei, Io vi esaudirò. Voglio liberarvi dal nemico. Invocatemi, invocatemi, invocatemi come la SS. Vergine dell’olio che tocca e guarisce…» (23.7.1994)

Nel corso degli anni, innumerevoli sono le testimonianze di guarigioni fisiche, di conversioni, di aiuto nella malattia e nelle prove della vita. L’olio benedetto della Vergine dell’Eucaristia è un dono soprannaturale di indicibile potenza ed è lo strumento con il quale Dio opera nelle anime secondo la sua Volontà.

«Olio, santo olio, l’essenza che mia Madre continua a preparare per dare ai sofferenti, oggi più di un tempo quando ella stessa, con le sue purissime mani, si adoperava per impastare l’unguento lenitore da dare ai miei poveri discepoli che avrebbero risollevato le piaghe e l’uomo stesso!… No, non era l’olio che guariva e non lo è neanche oggi! Dio era ed è il Medico che offre la soluzione! L’olio fu lo strumento e lo sarà ancora per te figlia e discepola mia» (22.6.1998)

Nello scorrere del tempo la Madonna ha insistito affinché, attraverso il nostro atto volontario, ci ungessimo con il suo olio benedetto affinché tutto di noi possa appartenerle e per essere protetti dall’azione del maligno. Molti esorcisti infatti hanno dato testimonianza della potenza dell’olio durante le specifiche preghiere liberatorie.

Gesù esorta Debora: «Corri nel mondo a offrire l’unguento che scaturisce dal suo Immacolato e trafitto Cuore a causa della degenerazione di questa figliolanza incosciente. Oh, l’olio puro della confermazione, l’olio Santo della consacrazione, l’olio riparatore per gli assalti infernali, l’olio fonte di lacrime che medicano il lontano dalla grazia» (16.7.1998)

La Regina dei Cieli è venuta a liberarci, ma per fare questo abbiamo bisogno della nostra volontà. Ella è venuta a portare la pace mediante la devozione alle sue lacrime. Con quest’olio e il Rosario delle lacrime noi intrecciamo una “crociata” di benedizioni.

Ricordiamo che a Dio nulla è impossibile, dunque con la fede nel cuore e sulla fronte il sigillo con l’olio, affrontiamo questi tempi epocali con la Vergine dell’Eucaristia. Non abbiamo ancora conosciuto a fondo la potenza di quest’olio che certamente si paleserà man mano che le prove diventano più aspre.

Nell’intervista del 2020 Debora ha ricordato l’importanza dell’unzione perché l’Olio benedetto ci aiuterà e ci conforterà nei momenti di speciali tribolazioni.

Per approfondire il significato dell’Olio e il suo utilizzo quotidiano clicca qui.

La devozione alla Piaga della guancia destra di Gesù

La Madonna raccomanda a Debora la devozione al Santo Volto di Gesù, ma è Gesù stesso che invita la sua amanuense ad onorare in modo particolare la piaga procurata dalla dolorosa bastonata che il soldato gli inflisse sulla guancia, promettendo in virtù di questa la liberazione dai tormenti.

Tale piaga fa memoria dei dolori fisici, mentali e morali del Signore. La causa dello strazio profondo della sua Passione fu il dolore per le anime dannate e per i peccati degli eletti, quale l’infedeltà di Giuda, del popolo e di tutte le creature che per la superbia intellettuale avrebbero rinnovato la sua Passione nel Corpo Mistico.

Nella bastonata alla guancia, dopo le altre pene arrecate al Sacro Capo e al divino Volto, il Signore manifesta un altissimo grado di intima sofferenza morale e spirituale. Il volto infatti è la parte del corpo che esprime maggiormente l’interiorità della persona, il suo animo.

Battendo Dio nel suo adorabile Volto (fratturando le ossa occipitali), si è voluto umiliare, oltraggiare la sua Santissima Umanità e bestemmiare la sua Divinità. Dentro la Piaga che Gesù ha ricevuto sul Volto c’è l’affronto della società di oggi e di ogni uomo che continua a rifiutare il Suo Divino Amore.

Per onorare con la preghiera la Piaga della guancia destra di Gesù, clicca qui.