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La cappella

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Ben presto la Madonna chiede di edificare una Cappella in onore dalle Sue visite sulla Terra, il primo dei Focolari di preghiera, che si erigeranno persino nelle famiglie.

Maria SS.: «Desidero che venga edificata una Cappella in onore alle Mie visite sulla Terra» (17.5.1993).
«Di’ pure che continuerò a far fluire dal Mio Cuore Immacolato innumerevoli grazie fino alla fine dei giorni. Questa casa è la Mia dimora e voi dovete accompagnarMi con la vostra presenza orante» (23.1.1997).
 «Nessuna anima, che giunge nel Mio Focolare (la Cappella) tornerà nella propria casa come vi era entrata piena di disperazione e profonda aridità...» (23.11.1998).

Il 29 aprile 1998 appare anche Santa Caterina da Siena e rivela:
«Questa “dimora santa”, in cui fa visita la Santissima Vergine, è un alto Palazzo di stanze spirituali. Dunque anch’io ho un posto».

La filiale obbedienza risponde prontamente all’invito di porre le fondamenta per la futura Cappella. Nonostante gli impedimenti burocratici e le continue bocciature del progetto, si procederà, ma è l’inizio della sofferenza morale che giungerà dai tribunali di questo mondo.
A seguito dei primi eventi di lacrimazioni della statua (donata a Debora) di Nostra Signora di Fatima, vengono scolpite e poste in Cappella le possenti statue che rappresentano Maria Vergine dell’Eucaristia e Gesù, Re della Rivelazione, nell’atteggiamento della loro manifestazione.

Maria SS.: «Cari figli, oggi tutta la corte angelica ha sollevato il “velo del Trono dell’Altissimo”: tutti gli Angeli si sono prostrati dinanzi a questa immagine che Mi rappresenta e la benedico, perché effonda pace su ogni pecora del Divino Pascolo che qui troverà ristoro» (23.2.1998).
«Le immagini che qui giungono, devono farvi riflettere. Gesù non vi abbandonerà» (23.10.1998).





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